Benvenuti a quello che spero diventi presto un nuovo appuntamento con la Storia. Chi ci segue da un po’ sa che sto mettendo a regime un progetto editoriale annunciato un paio di mesi fa. E, con questa newsletter extra (che per ora avrà cadenza quindicinale e che non condiziona in alcun modo l’ormai abituale invio del sabato mattina) faccio un ulteriore passo in avanti. Si tratta del primo video realizzato con il canale Youtube Spunti di Riflessione di Paolo Arigotti, una vera miniera di informazioni e angolazioni non banali, aggiornato di continuo, e che vi invito a seguire con attenzione. Ogni quindici giorni discuteremo con Paolo, per una mezzoretta, di un tema storico cercando di andare oltre le pigre analisi del mainstream.
In questa prima puntata ci siamo concentrati sull’annosa questione della “mancata” Norimberga italiana, uno dei leit motiv più cari ai cultori del “mito” secondo il quale l’Italia non avrebbe mai fatto davvero i conti con la sua Storia. Una banalizzazione che dovrebbe essere accantonata sulla base di alcune semplici osservazioni preliminari: Germania e Giappone non hanno avuto una Guerra civile e una Resistenza; Germania e Giappone non hanno avuto l’8 settembre ‘43, data dell’armistizio che ha posto l’Italia, sia pure in posizione subalterna e ambigua nel ruolo di co-belligerante con le nazioni vincitrici della Seconda guerra mondiale; inoltre, né in Germania né in Giappone ci sono stati i bagni di sangue che abbiamo avuto in Italia nell’aprile-maggio 1945 con conseguente decapitazione del Regime Fascista a iniziare dal suo massimo esponente.
Ma, come sentirete, c’è anche altro a cominciare dal fatto che - paroloni a parte - una “Norimberga italiana” non la volevano davvero né le varie anime della Resistenza né, men che meno, la traballante monarchia dei Savoia o il mondo finanziario ed industriale. Per non parlare del mondo della cultura, di quello sindacale, della Chiesa ecc. ecc. tutte realtà, in qualche modo, colluse pesantemente con il Fascismo e che non avevano molto interesse ad un “regolamento di conti” radicale. Ma c’è ancora qualche altro motivo, che abbiamo cercato di far emergere nella chiacchierata.
Non voglio togliere altro tempo al video, quindi, che spero risulti interessante. Fatemi sapere cosa ne pensate. Io, per ora, confermo il solito l’appuntamento di sabato 10 maggio mentre per la seconda puntata di questa serie di video ci aggiorniamo al prossimo mercoledì 21 maggio. Se volete commentare, lo potete fare cliccando sul tasto qui sotto. A presto.
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